Prevenzione Andrologica: perché aspettare?

11/17/2020

In data 17 Novembre si è tenuta la Web Conference sul tema della prevenzione andrologica, curata dai club Rotary Roma Capitale, che ha coinvolto come relatore il dott. Antonio Luigi Pastore, e Roma Sud che, invece, ha invitato come relatrice la dott.ssa Daniela Tranquilli Franceschetti.
Questo progetto, fortemente voluto dal Governatore Distrettuale Giovambattista Mollicone, serve a mettere in collaborazione le ASL e i vari organi sanitari del territorio per favorire l'accesso alla prevenzione da parte dei giovani. Il progetto nasce da un'idea dalla dott.ssa Daniela Tranquilli.
Varie sono state dunque le tematiche affrontate, dall'importanza della diagnosi precoce per quanto riguarda le principali patologie urologiche, fino all'incidenza dell'infertilità nelle coppie italiane. Basti pensare che fino al 20 % delle coppie sono sterili e devono ricorrere a tecniche mediche come l'inseminazione artificiale per ottenere una gravidanza.
Partendo dal videoclip esplicativo a cura dell'Ingegnere Luca Tricca, abbiamo analizzato a grandi linee quali sono i principali protagonisti che giocano la partita della prevenzione. Si sono inoltre chiarite alcune definizioni mediche che hanno reso più fruibile ai non addetti ai lavori la presentazione.
Le statistiche mostrateci sono a dir poco sorprendenti. Basti pensare che mentre il 40 % delle donne sotto i 20 anni di età si è già sottoposta ad un controllo ginecologico, la percentuale crolla ad un misero 5% quando si parla di controllo andrologico per gli under 20. Questi sono numeri che indubbiamente fanno riflettere, più di ogni altra considerazione, su quanto lavoro ci sia da fare a livello culturale per cercare di appianare questo gap, che si tradurrà in un numero minore di casi ed una diagnosi precoce di malattie, anche potenzialmente fatali.
Ovviamente tutto questo ha poi un notevole impatto sulla fertilità della coppia. Secondo le ultime stime della WHO, è ormai appurato che la fertilità maschile ha subito una significativa riduzione. Negli ultimi anni è umentata l'infertilità di coppia, cioè l'incapacità di poter avere un bambino. Secondo vari studi, nel mondo occidentale circa il 15-20% delle coppie in età fertile ha difficoltà nell'avere una gravidanza.
Molti sono i fattori socioeconomici che entrano in gioco, dall'obesità al fumo, dall'incertezza economica alla necessità di arrivare ai 30-35 anni prima di poter pensare all'idea di sposarsi e mettere su famiglia. Ciò nonostante, anche la più facoltosa, giovane e salutista delle coppie può non riuscire ad ottenere una gravidanza, se nel maschio ci sono condizioni preesistenti mai diagnosticate e dunque trattate, che hanno ormai irreparabilmente danneggiato la capacità riproduttiva.
Secondo uno studio basato su 6 università, solo il 5 % dei ragazzi è a conoscenza della figura professionale dell'andrologo. Ed è proprio qui che il Rotary si prefigura di fare la differenza. L'obiettivo è chiaro: superare, anzi strappare quel velo di imbarazzo che separa un giovane adolescente da una visita uro-andrologica, cosicché si possa prevenire oggi le eventualità che si possono palesare già in giovane età, per assicurare domani una più bassa incidenza dell'infertilità maschile.
La dottoressa Tranquilli ha inoltre sottolineato la relazione tra l'evoluzione del rapporto della coppia e il problema dell'infertilità. La forza e la complicità della relazione giocano un ruolo fondamentale in primo luogo nel riconoscere e poi nell'affrontare un problema che può avere un forte impatto sociale e psicologico.
Durante il question time finale ci sono stati ulteriori interessanti spunti, soprattutto su come nella popolazione giovanile l'andare in visita da un andrologo sia spesso associato ad un mancata capacità di avere un rapporto sessuale. Il vero successo della serata è stata la partecipazione attiva di membri del Rotary come del Rotaract, con quesiti sia tecnici che di natura psicologica e sociale, che hanno portato ad interessanti spunti su come cercare di far breccia nei giovani.
Il fine ultimo del progetto è quello di estendere l'iniziativa a tutti e 13 i distretti italiani, essendo questo un problema di rilevanza nazionale ed internazionale. In questo è ovviamente richiesta la massima partecipazione e il massimo impegno dei soci in questa ottica.
Nel concludere l'evento, la dottoressa Tranquilli e l'avvocato Contardi hanno inoltre rinnovato l'invito alla partecipazione e all'inventiva, per superare questo momento di isolamento e portare avanti i progetti del rotary di cui il mondo ha estremamente bisogno, ora più che mai.
Enrico Santangeli

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