Conferenza sulla Difesa Europea retta dal Generale Graziano

10/19/2020

La Difesa dell'Unione Europea, ancor di più di quella del singolo Stato membro, rappresenta una tra le più bollenti priorità a cui si deve dedicare l'UE. Il perimetro comunitario, in chiave politico-geografica, costituisce la forma fisica del nostro continente e il solco all'interno del quale vigono quelle regole peculiari che garantiscono al cittadino europeo di godere delle libertà e dei diritti che il nostro ordinamento comunitario ha riconosciuto in decenni di confronti e contrasti. E' un dovere sacro (citando a proposito la nostra Costituzione), difendere ciò che è stato conquistato in termini di energie e tempo, con tanto sudore. Non dimentichiamo però, un concetto molto più semplice, tramandato dalla tradizione letteraria dell'Arte della guerra: l'Unione (il gioco di parole non è casuale) fa la forza!
Nel mese di Novembre si è tenuta la video-conferenza (english version), aperta si soci Rotary e Rotaract e organizzata dal club Bruxelles Ovest, che ha interessato il suddetto tema. Chi poteva essere invitato a esporre le proprie idee e considerazioni se non colui che, in primo piano, dirige e coordina le Forze Armate europee per la difesa militare dell'Unione? Relatore d'eccezione è stato infatti il Generale Claudio Graziano, Presidente del Comitato militare dell'Unione Europea ed ex Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Molti sono stati i temi trattati durante la relazione; alcuni di questi sono stati interessati anche in sede di audizione con il Senato.
Per il Chief delle forze europee è fondamentale che gli investimenti nella Difesa siano sempre più cospicui, anche per affrontare al meglio le esigenze legate all'emergenza Covid-19. Bisogna rimpinguare i fondi evitando inutili sprechi. L'EDF (fondo europeo per la Difesa) è un elemento imprescindibile per lo sviluppo industriale per l'azione delle forze armate negli scenari di intervento comunitario; è di assoluta importanza per la promozione della cooperazione e la sinergia delle amministrazioni in stellette dei diversi Stati membri. L'auspicio è che non si prevedano tagli.
La parola d'ordine nel prossimo futuro sarà "autonomia". Essere indipendenti militarmente deve essere l'obiettivo da raggiungere nel prossimo decennio. L'Europa deve fare passi avanti in ambito informatico e digitale perché oggi solo essere all'avanguardia sul piano tecnologico permette di ottenere l'egemonia politica e sicuramente militare.
Il Generale non si è risparmiato nel ripetere che il dilemma della moderna crisi non può essere risolto in chiave militare, ma non c'è soluzione che non includa un'azione delle forze in armi.

The last but non the least, il Comandante Graziano ha sottolineato l'importanza della comunicazione strategica non solo in un'ottica militare ma soprattutto socio-economica. In questo periodo di forte confusione sia istituzionale che mediatica, la sovrastruttura informativa tra le forze governative (statali e comunatarie) in campo deve rimanere attiva ed efficiente. Di questa si devono avvalere tutti i cittadini e ancor di più i proprietari di piccole e medie imprese che hanno la possibilità (ed oserei scrivere "dovere") di sfruttare al meglio le risorse finanziarie messe a disposizione dall'Unione Europea, per poter ripartire, riaccendere i motori della macchina economica del continente.
Ruben Gravante

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